22 dicembre 2008

Fish 2008 - Facing the music

Cari amici, allegata troverete tradotta l'ultima email di Fish, che vi preghiamo di leggere fino in fondo. Non sono belle notizie, ma è anche presto per fasciarci la testa. Vi terremo ovviamente informati non appena avremo notizie. Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti i partecipanti alla cena in budineria di giovedi: oltre cinquanta persone, con una schiera di pazzi scatenati che ha fatto onore ad un bellissimo concerto dei Silver Key pogando come se fossimo ad un concerto del Pesce.

Non abbasseremo mai le bandiere, qualsiasi cosa succeda, perchè noi siamo The Company : until we die !!!

Buon 2009 a tutti!

Take care, stay alive




Voglio sinceramente ringraziarvi tutti per gli auguri a me e Katie per il nostro fidanzamento.

E' stato veramente incoraggiante leggere tutte le vostre email e stiamo continamente riadattando il nostro scenario domestico e ridisegnando lo studio come nostra casa.

Mi scuso per la scarsità di contatti in questi ultimi mesi, ma ora posso rivelare quello che ha occupato i miei pensieri da questa estate. Come avrete probabilmente notato, ho raggiunto una media di 50 date all'anno da quando Fields of Crows è stato realizzato nel 2004. Con l'eccezione dei 6 mesi spesi nella stesura di 13th Star nella prima metà dello scorso anno, sono stato in tour per quasi quattro anni, e se eslcudiamo qualche settimana di riposo qua e là , ed il mio viaggio in Viet Nam in questo periodo del 2007, il mio tempo e le mie energie sono state utilizzate per la promozine e per lavorare sugli aspetti commerciali della mia carriera. E' stato stressante e ha avuto il suo prezzo da pagare. Steve Vatnsis ed io avevamo già arrangiato il materiale di 13th Star su toni in cui potevo trovarmi più a mio agio, ma le cose accadute la scorsa estate , mentre avevamo iniziato a registrare avevano peggiorato le cose e mi sono trovato a lottare per mantenere delle performances decenti sulle parti principali.

Grazie alla pazienza di Calum Malcom ed una impressionante serie di sessioni, siamo riusciti a farcela e penso di aver fornito una delle mie migliori prestazioni vocali da parecchio tempo a questa parte. Sono quindi partito in tour senza fare una vera pausa e senza poter fare la vacanza che avevo programmato di fare prima di iniziare. Le attività di promozione sono state a loro volta impegnative e perciò il collasso vocale a Manchester è stato inevitabile, tenuto anche conto dei fattori di stress.

In quel periodo mi hanno sparato addosso per la mia incapacità di raggiungere toni alti e anche la mia voce ha ricevuto parecchie critiche. Non avevo certo bisogno che mi dicessero l'ovvio. Il tour è comunque andato molto bene, dopo che mi sono ripreso da una laringite virale ed ho finito l'anno con un grosso sospiro di sollievo, e anche un po' di complimenti per alcune grandi date. Il Vietnam è stata un pausa più che benvenuta ed il 2008 è iniziato bene, e tutto è stato ok fino allo show al O2, quando qualche sintomo ha cominciato a manifestarsi: mi sono ritrovato una raucedine che non riuscivo ad attribuire a qualcosa di specifico; un paio di giorni dopo, a Tavistock, mi sono fatto visitare da un dottore che mi ha detto che la mia gola non aveva infezioni e non aveva segni di nulla di spiacevole, ma ha osservato anche che la ghiandola tiroidea era anomalmente gonfia, per cui ha preso alcuni campioni di sangue per analizzarli, consigliandomi di vedere il mio medico quando sarei tornato ad Haddington.

Due settimane e parecchie preoccupazioni dopo, le analisi sono arrivate senza alcun valore anomalo, per cui ho portato a termine il tour senza particolari problemi , a parte difficoltà occasionali sulle note alte. Inutile dire che sono stato doppiamente attento e non ho fatto cose avventate. A maggio ho fatto solo alcune date sporadiche ed ho avuto un periodo adeguato di riposo, ho visto il mio medico che mi ha consigliato uno specialista di Edimburgo per una visita più approfondita. Il tour americano era in vista e ho fatto la visita mentre ero impegnato nella sua preparazione. Il dottore, dopo aver filmato le corde vocali, mi ha detto che c'erano dei noduli; non ne sono stato troppo sorpreso: era stato un tour lungo ed impegnativo, ed i noduli non sono una eccezione dopo tutto quel logorìo.

Li avevo avuti già due volte, una volta con i Marillion alla fine degli anni 80 ed una volta nei primi anni 90 durante il periodo pesante del tour alla fine del progetto di Vigil. Possono ''dissolversi'' col tempo, e qualche mese senza cantare fa' veramente molta differenza. Non ero più così preoccupato e mi è stato quindi racommandato di vedere un terapista della voce una volta tornato dagli USA.

Dovevo solo riguardarmi ed evitare sforzi.

Il tour in Nord America mi è venuto in soccorso , perchè i livelli di stress pre-tour e sul bus erano alti e pertanto i day-off e gli spostamenti sono stati più che bene accetti. Penso che le vibrazioni nei concerti ed i fans abbiano più che aiutato ad alleviare tutta la tensione accumulata.

All'interno dello staff, solo Frank e Yatta erano al corrente dei miei problemi, oltre alla famiglia e ad alcuni amici intimi. Ero mentalmente e fisicamente esausto, quando sono tornato a casa. A luglio sono tornato alla ENT, per una visita con una specialista della voce. Il suo giudizio inizialmente è stato che la mia voce non era per nulla in cattive condizioni, considerato che ero appena reduce da un tour. Non è stata pertanto sorpresa di trovare le mie corde vocali infiammate , e mi ha detto che ''sarebbe stato scioccante se si fosse trattato di qualcuno che avesse fatto altro invece di cantare per vivere''.

Ha fatto fotografie della mia gola e delle corde vocali con un endoscopio, ed ha diagnosticato che non avevo noduli. Ho pensato che tutto si sarebbe perciò ridotto ad un diagnosi di pesante usura , con prescrizione di un periodo di riposo. Appena ho pensato perciò di avere il ''tutto a posto'', la dottoressa ha rilevato un'area bianca su una delle mie corde, dicendo ''ma questo è preoccupante''. Appeno ho sentito la frase '' crescita irregolare delle cellule'', la mia mente è diventata fredda e concentrata: sapevo cosa significava. Avevo un tour a settembre, con fans che avevano già acquistato biglietti ed organizzato gli spostamenti. Pure io avevo una band ed una crew che contava su di me per avere un lavoro, e che aveva debiti e famiglie, con nessuna possibilità di trovare una alternativa con così poco preavviso.

Ed in tutta onestà anche io avevo bisogno di soldi. Mollare a quel punto mi avrebbe lasciato in difficoltà, perciò avevo bisogno di completare il tour. Il medico voleva farmi una biopsia in anestesia totale, ma sapeva che questo mi avrebbe messo fuorigioco per almento sei settimane, oltre al rischio di danneggiare permanentemente la mia voce.

Ci siamo accordati per monitorare la crescita delle cellule e di fare un'altra visita tra l'ultima parte del tour europeo e la parte finale in UK. Avrei avuto problemi con le corde vocali solo per le note più alte, in quanto avrei dovuto ''strizzarle'' e la crescita anomala ne avrebbe ridotto il movimento. Per il resto, non c'erano problemi. I Festival di agosto sono andati bene e la mia voce era in forma dopo il riposo.

Tuttavia, un certo numero di interviste e l'accumulo di stress ha comportato una certa sofferenza a Malta, e si è notato, ma sono tornato in forma per l'Olanda, dopo un paio di giorni di riposo. Il resto del tour è scivolato lentamente , ed una infezione casuale ad Amburgo quasi mi ha costretto ad una chiusura anticipata del tour. Ce l'ho fatta a finirlo solo grazie ad un paio di iniezioni di cortisone Mi sono stupito che alla visita di controllo , la mia voce sia stata giudicata in miglioramento, ma non è stato possibile fare foto della situazione, a causa della rottura dell'endoscopio.

Mi hanno perciò dato il via libera per la conclusione del tour, dicendomi di tornare alla clinica non appena rientrato. Mi avevano mollato per il momento, ma dovevo ancora ''affrontare'' la musica. Agli altri avevo dato la notizia durante il tour ed ovviamente sono tutti restati scioccati ed allo stesso tempo preoccupati sulla possibilità di riuscire a terminare le tre ultime settimane. La notizia che potevo continuare ha sollevato tutti, me compreso, e sono saltato di nuovo sul bus. La voce ha tenuto e le reazioni della gente mi hanno fatto tirare avanti. Il sollievo al ritorno a casa è stato immenso.

Ero in lacrime sul palco, a Glasgow, e a Buxton sono quasi collassato. L'influenza che avevo evitato per tutte le date inglesi e che invece aveva colpito la band ( e i fans al seguito!), alla fine mi aveva beccato. Fisicamente non avrei potuto esibirmi in un altra data, ed è stata una grande emozione ritornare allo Studio : 130 date fatte ed archiviate !!! Sono stato in ospedale ieri e mi hanno esaminato sotto anestesia generale, che ha comportato la biopsia di una delle mie corde vocali. Ora sono in attesa dei risultati. D'altro canto, devo confrontarmi con questa situazione nella maniera migliore possibile. In tutta onestà, ho 50 anni, fum(av)o, bevo, ho avuto una storia ''colorita'' ed ho effettuato quasi 1700 concerti in 27 anni, facendo nel contempo il triplo di interviste.

E' come mettersi in mezzo ad una autostrada sperando di non essere colpito da una macchina. :-D

Farò una pausa di almeno sei mesi, e mi piace pensare che sarò in grado di fare qualche festival nell'estate 2009, ma non ci saranno tour fino al 2010. Non ho pianificato neanche un nuovo album fino alla fine dell'anno prossimo. Dipende da ciò che succederà nelle prossime settimane, per cui non ci sono piani per attività musicali al momento e per l'immediato futuro. Ho invece intenzione di lavorare ad un libro e cominciare a studiare e scrivere sceneggiature.

Mi piacerebbe anche riattivare la mia carriera come attore, ed assolutamente voglio passare più tempo a casa E' un po' preoccupante, perchè non ho mai avuto un anno ''vuoto'', da che io ricordi e la prospettiva di essere ''disoccupato'' è abbastanza strana !!! E' da quando ho lasciato il posto come guardia forestale che non mi trovo in una posizione così eccitante e nel contempo temibile della mia vita. Katie è stata di un aiuto pazzesco, come pure la mia famiglia.

Frank, Yatta, la band e la crew, assieme ad una grossa rete di amici fedeli mi hanno dato una mano a tirare avanti in questi ultimi mesi e mi hanno aiutato a concentrarmi sulle cose importanti.

Grazie a loro e a voi, che mi avete sostenuto nell'ultimo album e nell'ultimo tour e mi avete fatto sorridere quando era difficile persino ricordarsi come farlo.

Il mio morale è alto ed affronterò quello che succederà nel mio modo inimitabile

See you on stage sometime ;-)

lots of love Fish x



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