29 aprile 2008

Amsterdam ''Paradiso'' 22.03.08

Non vi nascondo che, dopo qualche anno di tribolazioni, tornare all'estero per assistere ad una data di Fish avesse un sapore speciale: nonostante le comodità di internet in materia di voli ed hotel ed il fatto di tornare in una città dove un minimo mi so' muovere, la quintessenza della trasferta mi procurava brividi da esordiente. I brividi di freddo li procurava invece il tempo in quel di Amsterdam: appena atterrati io e la mia consorte Simona venivamo accolti dalla grandine; nubi, freddo, vento e pioggia da tregenda, con nevicata in agguato ( come da previsioni). L'ultima volta che degli italiani sono stati accolti così ''calorosamente'' dalle condizioni atmosferiche all'estero, l'ARMIR si ritirava dal fronte del Don. Ma oramai eravamo tutti là: '' Tutti i vivi all'assalto! Nikolajevka! Nikolajevka! '' . Shopping ridotto all'osso ( CD e DVD per qualcuno, bulbi di tulipano ed altre svariate forme di vita floreale per qualcun' altra) causa intemperie, un po' di riposo in albergo e poi in coda per entrare al ''Paradiso'' ( come leggerete in seguito, mai nome fu più appropiato). Probabile, oserei dire certo, ''sold out'' ! 1500 della vecchia guardia olandese belli pronti ad inscenare una cornice di pubblico che solo per età e numero più esiguo non sarà comparabile con gli anni '80; i cori, gli applausi, la risposta dell'audience in totale lo sarà ! Ingresso del Pescione & band senza tanti fronzoli, ed è '' Slaìnte Mhath'' ! E subito si tornano a respirare antichi sapori ed a vivere antiche emozioni : già dai primi cori i 1500 di cui sopra fanno intendere che sarà una serata speciale. Da entrambi i lati del PA. E' poi tempo di ''Circle line'' e ''Square go'' : quest'ultima bella potente con Fish che si ritrova una voce da trentenne e la consumata presenza scenica di chi calca i palchi da più di 25 anni: un mix vincente. ''Open water'' continua la cavalcata del materiale di ''13th Star'' : durante il brano vengono proiettate sullo sfondo immagini in bianco e nero di onde, il tutto vagamente Quadrophenieggiante. Con ''So Fellini''' l'urlo del Paradiso ritorna ad echeggiare per tutta Amsterdam: la percezione che sarà una gran serata incomincia a farsi inossidabile. Momento di solito cabaret nell'ottica del completo frontman quando Fish racconta l'aneddoto del giorno : '' Ieri sera mi sono trovato a Dam Square ( la piazza principale di Amsterdam) e non ero sicuro della strada per tornare in albergo; ho provato a chiedere indicazioni, ma ho trovato solo giapponesi, italiani, spagnoli, di tutto tranne che un olandese ! L'unico che ho trovato era vestito ( non so perchè) da Darth Vader, per cui è a lui che ho chiesto quale fosse la strada!'' . Fish che chiede a Darth Vader la via per l'albergo: purtroppo non esiste il video ( gliel'ho chiesto dopo il concerto...). Si prosegue con ''Manchmal'', altro gran momento del nuovo disco, con la band che poi camaleonticamente vira di stile ad introdurre il trittico iniziale di ''Clutching at Straws''. Fuori ci sono zero gradi, iniza a fioccare, ma dentro c'è una escursione termica da calor bianco : HOT Wet Cricles !!! Birra, sudore e lacrime. La macchina del tempo sul palco si setta nuovamente sull'attualità, con il momento sinora più soft dello show, l'accoppiata ''Zoe 25'' e ''Arc of the Curve''. Con ''Dark Star'' riaumenta il contagiri che comincia ad impennarsi con ''Faith Healer'', se non ricordo male assente dal tour di ''Raingods'' dalle scalette del Pescione. Siamo tutti ormai in trance: che si tratti di vecchi classici o materiale di ''13th Star'', Fish e band riescono ad ammaliare completamente il pubblico. Poco importa che si tratti di riffoni belli pesi del nuovo disco o si sinuose note di 20 anni fa',: questa band ha ormai fatto sua questa scaletta, la vive, la soffre, la sente sua. Dal canto suo, Fish ha ritrovato una voce che non gli sentivo da 15 anni e ne consegue che il mondo ha ritrovato il miglior cantante di sempre. A questo punto ''White Russian'' può solo portare ad un nuovo zenith questa serata che sta' andando oltre i migliori pronostici: il Piero mi informa da casa via sms che Trezeguet ha raddoppiato contro l'Inter. We are going to come back ! We are here today ! Primo bis :''Clichè'', vede il solito momento di gloria di Frankie, il quale a fine assolo riceve un applausone ancora più fragoroso di quello che lo aveva accolto all'ingresso dopo i problemi di salute di tre mesi fa'. Frankie 1 - Orrido Mietitore 0.
La title track dell'ultimo disco ( e con questa siamo ad otto brani proposti da ''13th star'') ci fa' raccogliere le energie necessarie ad affrontare ''Incommunicado'' : Fish ancora più entusiasta del pubblico ( e vi assicuro che è tutto dire...) si lancia in un balletto sull'assolo di tastiere prima dei cori finali :; Paradiso, indeed !!! Sarebbe già un concerto da incorniciare, aggiungeteci come ultimo bis il più bel pezzo del più bel disco dei Marillion ( e chi non la pensa così si rassegni a vivere nel torto) : ''The Last Straw''!. Anche da sola vale il prezzo del biglietto; finale allungato con cori da una parte e ringraziamenti dall'altra; il Paradiso è ormai una piccola Ahoy ( Arena di Rotterdam dove si esibirono i Marillion degli anni 80 e Fish nel tour di ''Vigil''): 1500 rimasti fedeli ed assolutamente premiati da uno show CLAMOROSO.
KKKKK !
Confermo qui quanto detto a Fish dopo il concerto ''Questa è la mia 120a data, ed è stata una delle migliori 5 di sempre !'' Benchè il sottoscritto sia stato folgorato sulla strada per Haddington tanto tempo fa', non mi sono mai tirato indietro dal muovere eventuali critiche e penso di poter affermare che Fish versione 2008 ne è assolutamente esente : il disco nuovo è bello, sofferto, in poche parole è ROCK, le esibizioni live hanno riproposto un artista molto più professionale ( ma non per questo meno genuino e sanguigno ) di alcuni momenti del passato, con una voce ed un entusiasmo rinati. Confermo quanto di buono già visto nel 2007.

Questa sera, mentre accoglieva gli applausi finali, Fish era una delle persone più contente del mondo ( se la giocava con il sottoscritto...); io gli auguro di incrementare le vendite e di conseguenza le presenze ai concerti, perchè ciò lo gratificherebbe , perchè gli voglio bene, perchè lo conosco da vent'anni, ma soprattutto perchè ( come mai adesso) LO MERITA ! Soprattutto come artista, lo merita. Le recensioni del disco sono buone in tutta Europa, quelle dei concerti pure: spero che anche queste poche righe possano convincere un po' di gente ( non mi illudo di trascinare folle..) a riavvicinarsi al personaggio Fish in previsioni di future date italiane: credetemi, sarebbe sciocco non farsi intrattenere da questo cinquantenne per un paio d'ore di gran rock, a meno che non vogliate rimpiangerlo un giorno o stiate tirando su i vostri figli a Tokio Hotel. Sono andato ad Amsterdam, ormai avrei dovuto mettermi la pancera del Dott. Gibaud, ho preso freddo , ma non ho mai speso meglio i miei soldi. Sono stato ripagato con gli interessi. Chiudo questa recensione con un ringraziamento personale: Thanks to Fish, for being a rock singer.

Jimmy