31 luglio 2006

Loreley: la cronaca "ufficiale"

I Dodici Apostoli ed il Miracolo del Ritorno del Pesce

E' veramente impossibile postare una recensione ''ragionata' di una trasferta che ha regalato a me, e penso anche agli altri, una serie diemozioni che ben difficilmente dimenticherò. Il ritorno alla ''normalità'' di tutti i giorni è stato duro da digerire e la voglia di fuga verso al data successiva è stata fortissima. Ma bene o male sono un ''family man'' e ho dovuto ritornare coi piedi per terra dai quindici metri in cui mi ci ha sbattuto Fish l'altra sera. Allora. Partenza alle ore 4,30 , con ritardo dovuto a gomma a terra della macchina di Andrea Bobbiesi. Il cambio gomme effettuato dal suddetto e Luca Bertoli ha fatto impallidire il pit-team della Ferrari, per cui i due fenomeni effettueranno un provino settimana prossima. Equipaggio: i due futuri ferraristi, Roberto Meloni , Fabio Minetto (della ''vecchia guardia marillica'' ed amico di infanzia di Ezio Candrini di Paperlate) ed il Vostro recensore. Arrivati senza ulteriori problemi ad Orio al Serio, facevamo il check-in per Francoforte ( deserto, mentre di fianco la coda per Londra era chilometrica. Chissà come mai) , dopo di che, all'esterno dell'aeroporto, Luca preparava lo striscione con la scritta ''The Company Italy , World Champions 2006'' che doveva poi essere esposto in transenna a Lorelei, sotto lo sguardo abbastanza attonito dei turtisti in partenza. All'imbarco delle 6.30 ci univamo a Massimo e Sabrina che sarebbero poi tornati non con noi il giorno dopo , ma domenica. Ulteriore defezione ''forzata'' per il ritorno sarebbe stata quella di Luca, che equivocando sull'ora del volo di ritorno, aveva prenotato per le 8.30 p.m. e non a.m. come noi, e come del resto imponevano le più sacre tradizioni di TCI.
Arrivo a Francoforte- Hahn con grande anticipo ( 15 min), ritiro delle auto noleggiate, di cui una provvidenzialmente dotata di navigatore satellitare, grazie alla munificenza di Massimo e Sabrina, ed attesa paziente dell' Aereo che portava le sacre terga di Betta.Screwcap da Londra. Tutta la Ryan Air del Mondo stava viaggiando con una media di 10-15 min di anticipo, ma ci pensava la fama internazionale della Betta a riportare la media a zero, visto che il volo da Londra arrivava con oltre mezz'ora di ritardo ( più controllo passaporti: ma quando si decideranno gli inglesi ad integrarsi nella UE?). Forse innervosito dall'attesa, Massimo vagava poi per un'ulteriore quarantina di minuti alla ricerca del B&B prenotato. Dopo aver apprezzato le bellezze della campagna tedesca avanti ed indietro per varie stradine, finalmente si scarivano i bagagli e si partiva per raggiungere il Piero a Lorelei. Il navigatore satellitare ci faceva viaggiare all'interno delle foreste Teutoniche, per poi consegnarci alla riva sbagliata del Reno, di fronte al dolce paesello. Ponte più vicino a 60 km. Per fortuna un vicino traghetto ovviava all'inconveniente, mentre il sottoscritto già stava facendo la ginnastica pre-natatoria. Il Piero ci accoglieva col consueto calore e ci guidava sulle sponde sicure di una trattoria locale, dove ci attendevano la Chicca ( moglie del Piero) ed un Bytor in forma smagliante. Una cameriera bene in carne ci rifocillava di cibo e soprattutto di birra, in un'atmosfera gioviale cui portava una sferzata di umorismo maremmano l'arrivo delle ultime forze in campo , rappresentate dal Pisano , Presidente di TCI, e dalla Marinella, altra amica milanese di vecchia data. Una vera e propria tempesta sopraggiunta verso le ore 15 , con tanto di grandinata, ci faceva preoccupare non poco. Proponevo di affogare Bytor nel Reno, a mo' di rito Celtico-Propiziatorio per il bel tempo ma, al grido di ''meglio ora che dopo'', passato il fortunale si saliva tutti in macchina per raggiungere il Luogo del Mito.Ragazzi, il posto è a dir poco fantastico: un anfiteatro in collina con gradoni scavati nella roccia , stile antichi romani, ed una vista bellissima sull'ansa del Reno; il palco è quello dell'87. Se penso al muro di folla che c'era ed al concerto che Jimmy ed il Piero si sono visti, ho i brividi dall'invidia! All'arrivo, in attesa dell'apertura dei cancelli venivamo addocchiati prima da Yatta ( a cui chiedevamo di farci una foto di gruppo con lo striscione, cosa apparentemente effettuata, salvo poi accorgerci con ritardo che il meschino non aveva schiacciato il tasto giusto) e poi da Fish, che stava ritornando in albergo dopo il sound-check. L'accoglienza di Fish è stata festosissima, era veramente stupito di trovarci lì così in tanti e si è fatto anche delle grasse risate alla vista dello striscione. Incassato il rituale Limoncello, ci salutava per raggiungere la sua ragazza , cantante dei Mostly Autumn che si sarebbero esibiti a minuti ( gnocca furibonda se mi passate il termine). Prima ( e ultima) botta negativa: nessuna traccia di merchandising di Fish. Ogni commento in merito è puramente superfluo. All'inizio c'era poca gente, non più di 1000 persone hanno salutato l'opening act dei M.A., buon gruppo di rock melodico con forti venature folk, ingraziosito dalla cantante , e da una corista con ottime voci e presenza. Mancano forse un po' di ''mordente'' nell'impatto live. Il successivo gruppo veniva da noi seguito come si può guardare l'esibizione dei Pulcini prima del Derby Milan-Inter, ed invece abbastana apprezzato dai Teutoni presenti. Mi ricordo un cantante con una voce discreta, e musica talmente clonata che ad un certo punto, ad un pezzo che era smaccatamente ''Incubus'', nel finale strumentale del pezzo i Dodici Apostoli di TCI si esibivano a squarciagola, guidati da Bytor ( gli va' riconosciuto) nel coro ''But now I'm a snake in the grass...'' , fino a ''And the performance has just begun'', divertendo moltissimo il pubblico presente, un po' meno il cantante dei poveretti.
Finalmente i clonatori salutavano e sgombravano il palco: immediatamente saltavamo in prima fila esponendo lo striscione in transenna, per la gioia dei fotografi locali che ci immortalavano manco fossimo l'Italia Campione del Mondo. La band saliva on stage ed attaccava un lungo preludio rock che si trasformava nel'intro di ''Big Wedge'' all'entrata del Pesce, che aggrediva il palco con una grinta ed un'energia da restare quasi senza fiato. Sul pezzo in sè potremmo discutere all'infinito ( personalmente lo detesto) , ma sul suo impatto live c'è poco da dire. Seguiva una ottima ''Moving Targets'', dedicata alla gente di Beirut e Bagdad, in cui Fish, dopo essersi avvolto nella ''kefia'' palestinese, rinunciava all'ultimo minuto al ''numero'' del kamikaze che si fa' esplodere. ''Brother 52'' filava vai liscia , non mi ha mai fatto impazzire live, e veniva quindi il momento del ''duetto'' tra i due fidanzatini : '' Just good friends'', cippalippa time; oramai appena c'è una gonna on stage, il Pesce ritira fuori questo 'hit single'' di cui io sinceramente non ho mai sentito la mancanza. Fortunatamente arrivavano ''Raingods Dancing'' e ''Wake up Call'' a fare di nuovo scorrere adrenalina e lacrime. Fish ai massimi livelli, e io non riesco mai a trattenere l'emozione quando la sento live. ''Innocent Party'' ci riportava rockeggiando con in piedi per terra, seguita da una notevolissima versione di ''Long cold Day'' , devastante sia in studio che dal vivo. Chi ha visto la data all'Indian Saloon ( dove probabilmente abbiamo assistito alla migliore interpretazione di sempre del pezzo) sa' di che parlo. Venerdi sera ci siamo andatti vicini, anche se la rabbia non era più la stessa. Fine della prima parte con ''Credo'' , cori finali del pubblico (Creeeedoo) e band che lasciava lo stage un musicista per volta ( come veniva fatto nei tour precedenti per ''Wake up Call''). Brevissima pausa e ''La Gazza Ladra'' investiva ancora una volta Lorelei con tutta la sua potenza. Brividi, lacrime, mani che correvano ai cellulari per chiamare amici lontani, e finalmente riascoltavo dal vivo uno degli intro più belli che io ricordi ''Huddled in the safety of a pseudo silk kimono wearing bracelets of smoke, naked of understanding.'' La Kleenex ringrazia. ''Peccato che ''Kayleigh'' rovinasse un po' l'effetto, ma a quel punto sarebbe andato bene anche ''Il Torero Camomillo''. Ovviamente le punte di maggior impatto emotivo si sono avute con ''Heart of Lothian'' e ''Blind Curve''. Fish , per tutta la durata del concerto, ha sciorinato il meglio delle sue capacità mimiche e di intensità di sguardo, saltando spesso sulle transenne per ''aizzare'' il pubblico ( nel frattempo salito di numero ad almeno 4000 unità), come se ce ne fosse stato bisogno! Durante Childhoods End Fish assumeva addirittura una posizione fetale, con tanto di dito in bocca : il Frontman per eccellenza!! La band si è rivelata all'altezza, Frank Usher compreso ( ha limitato molto i danni che di solito infligge alle partiture di Rothery), ed il nuovo batterista Gavin John Griffiths , alla sua prima uscita, mi è sembrato di buon spessore, con poche sbavature. ''White Feather'' riportava l'inferno e il pogo nella pattuglia italiana, ma non c'era neanche il tempo di riposarsi, perchè la band rientrava quasi subito per i bis ( dopo avrebbe suonato un'altra band, una cover band dei Genesis). Un Fish sorridente e di buon umore annunciava , più o meno ( non ho la traduzione letterale) . ''Sono passati vent'anni dall'ultima volta che ho suonato qui, assieme ai miei amici Mark , Steve , Pete e Jan. Dato che siamo ancora amici, anche se voi non ci credete, oggi gli ho mandato un sms per informarli che avrei suonato di nuovo in questo posto meraviglioso, e loro mi hanno risposto augurandomi di fare un grande concerto. Beh, penso di esserci riuscito, e questi due prossimi pezzi sono dedicati a loro''.''Incommunicado'' irrompeva on stage con la gentilezza della carica dei tori a Pamplona, ed il sottoscritto gettava i suoi 46 anni freschi freschi oltre l'ostacolo e si faceva allegramente schiacciare dal Lohner e dal Pisano in azione congiunta ( non so se rendo l'idea...). ''Market Square Hero'' , il bis per eccellenza, triturava quello che restava delle energie residue, con il Pesce che si dirigeva nel nostro settore per raccogliere il coro di risposta all ''Are you following me? '' . Risposta scontata come una gara di tiro con l'arco tra Ray Charles e Robin Hood. Mentre già stava per partire la musica di ''cambio palco'', Yatta faceva segno di aumentare le urla e la band ritornava on stage: ''Ho scritto il testo di questa canzone molti anni fa, ma le cose oggi non sono cambiate''. Fugazi veniva cantata da tutto il pubblico con la stessa intensità della preghiera del Venerdi a Teheran, e il ''Where are the Prophets'' estingueva voce e capacità reattiva del sottoscritto, che pareva passato dentro la galleria di un'autolavaggio. Completamente stravolti , ci accasciavamo sui gradoni alla ricerca disperata di un briciolo di energia e di un goccio di birra, mentre si sprecavano i commenti più o meno entusiastici da parte di tutti . Il viaggio di ritorno vedeva ancora una volta trionfare le Tradizioni di TCI. Una nebbia da Novembre inoltrato rallentava il lungo viaggio di ritorno all'aereoporto ( il traghetto chiudeva alle 23, per cui abbiamo dovuto raggiungere il ponte più vicino e ritornare poi indietro). Arrivo alle tre in aereoporto, ci accampavamo alla meno peggio e verso le cinque di mattina subivamo un brusco risveglio causato da una crucca che rivoleva indietro il suo Spazio Vitale per aprire il bar . Intonando Canti della Resistenza ci avviavamo ad un' altro bar, ovviamente, per la colazione. Ma all'appello mancavano Roberto Meloni e Luca Bertoli. Era successo che Roberto, nella foga del concerto, si era tenuto troppo indosso le lenti a contatto, beccandosi una congiuntivite da competizione, e Luca lo aveva accompagnato in taxi ad una guardia medica, dato che lo spazio vitale dell'aereoporto di Hahn prevede molti bar ma nessuna farmacia e posto di pronto soccorso. L'imitazione perfetta del Cieco di Sorrento ci raggiungeva in tempo per un tragicomico check-in ed imbarco (Roberto non poteva aprire gli occhi per il dolore, per cui lo guidavamo noi). Restava ad impegnare il nemico con azioni di guerriglia Luca Bertoli, che come già detto sarebbe partito alle 8.30pm anzichè alle 8.15am. Luca purtroppo sceglieva Francoforte come terreno d'azione, ritrovandosi invece coinvolto in una manifestazione del Gay-Pride , e perdendo di conseguenza ogni combattività. Al momento tutta la squadra risulta rientrata senza altri particolari problemi, a parte quello durissimo di dovere rifare i conti con la realtà dopo aver vissuto un sogno del genere. Nulla potrà mai intaccare l'epica impresa compiuta da Jimmy Roncolato ed il Piero Lohner nel lontano 87, impresa che oggi possiamo ancora di più apprezzare dopo aver visto il luogo in cui si svolse. Noi però abbiamo fatto del nostro meglio, ed i Dodici Apostoli sono riusciti ad assistere al Miracolo del Ritorno del Pesce.
WE MARCH!!!
Until next time
TAKE CARE , STAY ALIVE!!!
Fabio

27 luglio 2006

Feed Atom

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TCI va in ferie

Ciao a tutti
Mentre parte di TCI è pronta a "salpare" per Loreley, il sottoscritto si prepara per le meritate ferie e vi saluta. Il sito potrebbe venire aggiornato comunque visto che mi porterò il portatile via con me. Naturalmente solo in presenza di notizie utili e/o importanti.
Ci vediamo il 21 Agosto... buone vacanze a tutti.

15 luglio 2006

TCI a Lorelei (Fabio Zavattoni)

Siamo tutti in attesa della mitica data a Lorelei del 28 luglio, un ritorno sul luogo che vent'anni fa' vide i Marillion protagonisti di un concerto spettacolare in un posto altrettanto spettacolare ( anfiteatro naturale ) filmato per un video che ancora oggi mette i brividi a vederlo.
In quell'occasione due indomiti italiani, Jimmy Roncolato e Robert ''Piero'' Lohner, si sciropparono una quantità devastante di chilometri per essere presenti al video ufficiale e fare garrire al vento lo striscione di Real to Read davanti alle telecamere. Al loro arrivo la marea teutonica presente davanti al palco avrebbe fatto arretrare anche Grendel, ma Jimmy Roncolato, afferrato lo striscione, gettò qualche centinaio d'anni di invasioni , un paio di guerre mondiali ed una evidente inferiorità fisica oltre l'ostacolo e strisciò, litigò, spinse , si incazzò e si dimenò fino a che lo striscione raggiunse le prime file e venne inquadrato un paio di volte, sebbene per solo qualche secondo. L' Impresa era compiuta, e noi non abbiamo dimenticato, soprattutto il Piero, che devastato dalla guida era restato nelle retrovie, pentendosene amaramente negli anni a venire.
Pertanto, nell'occasione troppo ghiotta del contemporaneo ritorno di Fish e della vittoria ai mondiali di Germania, un altrettanto battagliero gruppo di TCI, dalle sette alle nove persone nobilitate dalla presenza del Piero e del Presidente ( Il Pisano), ha intenzione di ritornare a Lorelei non con lo striscione di RTR ( purtroppo perso nella data a Milano dell'88), ma con un semplice lenzuolo con la scritta ''The Company Italy, world Champions 2006'', tanto per vedere se si ritorna a casa vivi e vegeti.
Grazie ad una serie di coincidenze fortuite, non ultimo un economicissimo volo Ryan Air che parte da Orio al Serio fino a Francoforte ( 51 euro andata e ritorno) , ci andremo addirittura in una decina, tra cui uno dei protagonisti dell'impresa originale (il Piero Lohner), il nostro Presidente Roberto ''il Pisano'', Betta ed altri che si sono aggiunti strada facendo.
Per dare un'idea del ''low cost'' dell'operazione:
Volo AR 51 Euro (partenza 6.30 da Orio, ritorno ore 8.30 da Francoforte)
Noleggio auto 78 Euro (diviso 4 circa 20 a testa). Lorelei è a circa 60 km da Francoforte.
Biglietto : 30 euro
Nessuna spese di pernottamento, visto che dopo il concerto di ritorna in aereoporto e si dormicchia lì per tre-quattro ore in attesa del volo di ritorno
Spesucce varie (T-shirt, birra, ecc) 50 euro ( opzionale)
Pranzo: panini italici.
Con un totale di 100/150 euro si fa' l'affare. Non ci si vedono neanche i Rolling Stones a Milano
Ovviamente verrà fornita ampia recensione.
Fabio Zavattoni

TCI finalmente più "snello"

Finalmente sono riuscito a snellire la procedura di pubblicazione delle news di TCI.
Inglobando il motore di blogger.com ho ottenuto un'interfaccia veloce per inserire news, lettere e quant'altro.
Il vecchio archivio di news sarà accessibile direttamente cliccando su "Vecchie News" qui a lato. Come potete notare ogni news è commentabile. Naturalmente previa la moderazione del sottoscritto. Aspetto commenti e suggerimenti... è facile... basta cliccare su Commenti.
Ciao

10 luglio 2006

World Champions 2006

Campioni

ITALIA: CAMPIONE DEL MONDO 2006!!

lettera di Fish

Finalmente il Pesce è risaltato fuori dalle profondità del Mare del Nord con qualche notizia. Stavamo disperando di poter scrivere qualcosa prima delle vacanze. La mail è del 28 di giugno, quindi abbastanza fresca, considerando che il sottoscritto si è fatto otto giorni al mare con una nidiata di bambini ( cinque, NON tutti miei), ed è poi stato ammalato per altri tre.
Veniamo alle novità. Come leggerete, ennesimo nuovo batterista. Oramai la reputazione di Drummers Killer di Fish sta diventando leggenda. La maggior parte delle altre notizie sta a metà tra il dramma ed il cabaret, comunque Fish ora sta' bene ed i problemi di salute sono stati superati. (continua)