23 agosto 2010

Fish Acoustic Show / Fisheads Club @Stratford Upon Avon – 15 Agosto 2010

L’occasione era perfetta. Week-end di ferragosto con doppio concerto: sabato sera i Reasoning a Wimbledon (gia’ supporter di Fish e Marillion, appena tornati dall'High Voltage Festival) e domenica Fish a casa di Shakespeare. Ricevo una chiamata da Andrea che mi dice “Ma non e’ fantastico ? Sabato e Domenica !”. Messi da parte i dubbi sulle ferie (tra un po’ ne avro’ a iosa !!) e preparandoci a ringraziare a dovere Raffaella e Nicola che ci ospiteranno, acquistiamo i biglietti dell’aereo economico arancione in partenza da Linate e diretto a London Gatwick. Comincia l’attesa. I giorni passano, e nel frattempo Ian Anderson (ovvero il nostro Paolo Lampugnani) realizza che potrebbe fare una bella sorpresa a Sofia, in procinto di compiere i 18 anni proprio in quei giorni. E cosi’ si compone la spedizione: Andrea, Sofia e il sottoscritto dall’Italia e Raffaella avamposto in UK.


SABATO – Partenza e Reasoning @Wimbledon
Con Sofia partita il giorno prima e giunta a destinazione senza problemi, anche la partenza del sabato sembra non riservare sorprese. Un comodo aereo da Linate previsto a London Gatwick alle 17:30 e 40 minuti di treno diretto per Wimbledon dovrebbero permetterci di avere anche il tempo della prima cena inglese innaffiata da ottima birra (rigorosamente ale o bitter), prima del concerto dei Reasoning.

E invece comincia il travaglio. Con solo un’ora e mezza di ritardo, il volo da Linate decide di imbarcare i passeggeri. Non disperiamo, c’e’ ancora tutto il tempo e gli sms con Raffaella confermano: il concerto dovrebbe cominciare alle 20:00, al massimo ceniamo dopo.
L’aereo decide, pero’, di stare fermo altri 20 minuti in pista, prima di decollare. Finalmente alle 18:50 si parte.

L’aereo atterra alle 19:30 locali, io e Andrea scattiamo come due podisti verso il controllo passaporti superando gli altri occupanti dell’aereo. Ma London Gatwick e’ un labirinto, e soprattutto e’ lunghissimo il percorso fino al banco passaporti, e perdiamo altri 15 minuti buoni.
Una volta “immigrati” ufficialmente, corriamo verso il banco biglietti dei treni, dove acquistiamo il nostro “ticket” e ci dicono che il treno partira’ dal binario 1 alle 19:55.
Sono le 19:49, ci precipitiamo al binario 1 e saliamo sul treno. Che chiude le porte e parte. Strano…. E’ partito con 5 minuti di anticipo.
E infatti non e’ il treno giusto, non ferma a Wimbledon e ci porta a London Victoria Station !
Ormai il concerto e’ iniziato e se tutto va bene non riusciremo ad essere li’ prima delle 21.00…..
L’amarezza e’ stata per un attimo sbalzata via quando il nostro treno e’ passato davanti alla Battersea Power Station, che molti ricorderanno nella copertina di Animal dei Pink Floyd. Il treno ci passa proprio di fianco e la costruzione risulta veramente imponente !
Giunti a Victoria Station decidiamo di usare la metropolitana, e saltiamo sul primo treno per Wimbledon…. Cosa potrebbe mai capitare ora ??? Gli hooligan urlanti del Chelsea di ritorno da un 6-0…. In ogni caso giungiamo a Wimbledon senza problemi e il pub e’ proprio di fronte alla stazione.

Entriamo dentro, Raffaella, Nicola e Sofia sono piazzati proprio davanti allo stage, ormai sono quasi le 21:30 e il concerto e’ quasi agli sgoccioli. Riusciamo a sentire gli ultimi tre pezzi. Ma la band ci ha riservato una sorpresa ! Quando Rachel e Matt (la cantante e il bassista, nonche’ suo marito) ci notano, ci salutano pubblicamente e ci regalano altre due canzoni scelte da me e Andrea prese dalla setlist ! Da non credere….

Una volta chiuso il concerto siamo rimasti tutti li’ per un po’ per i consueti saluti, baci, abbracci e foto !!! Grandi Reasoning, ci rivedremo in novembre !!!


DOMENICA – Fish @Stratford Upon Avon
La notizia del sold-out del Cox’s Yard di Stratford ci fa muovere con un discreto anticipo ! Dobbiamo farci vedere da Yatta & Co. quanto prima per cercare di carpire un pass per l’entrata. Di conseguenza decidiamo di arrivare per le 12.30 al pub. Secondo le teorie piu’ accreditate, se il concerto e’ alle 20:30, Fish si dovra’ presentare almeno per le 15:00 per montare l’attrezzatura ed effettuare il soundcheck.
Quindi, in attesa di veder spuntare il “van”, ci gustiamo un pranzo e alcune birre (ottima la bitter Bombardier) di casa Cox’s Yard.
Come perfettamente pronosticato dalle nostre previsioni, Fish si presenta alle 18:00 al pub…. Poco male: Fish e tutta la crew ci accolgono splendidamente !!! Dopo gli abbracci di rito, Fish ci avvisa che la venue e’ sold-out, che per loro non e’ un problema farci entrare, ma che il problema potrebbe essere rappresentato dal locale che permette un numero di posti limitato.
Il bagno nell’Avon che Raffaella e Sofia ci avevano promesso si stava facendo sempre piu’ vicino….
Mentre Frank e Foss preparano l’atrezzatura sul palco, Fish ci invita al pub insieme ad altri amici di The Company. L’atmosfera e’ fantastica, Fish e’ in formissima, non ha ancora toccato una sigaretta da quando e’ arrivato, la forma fisica e’ decisamente migliorata, ed e’ loquace come al solito. Si parla della sua nuova passione per il Thai-Chi, dei suoi viaggi, ed e’ poi lo stesso Fish ad affrontare lo spinoso argomento “Kate”.
Fish e’ ancora molto scosso per quanto accaduto, ed ovviamente dai suoi racconti emerge solo la sua versione, ma in ogni caso cio’ che risulta non sono “accuse aggressive” nei confronti di Kate e tantomeno toni denigratori. Emerge molta amarezza, questo si’, forse perche’ anche lui pensava di aver trovato la persona giusta, e pensava di poter essere la persona giusta per lei.

L’aperitivo prosegue splendidamente, ci fanno compagnia anche Shaun (il tecnico del suono al mixer, una persona splendida), Vince O’Malley (il tecnico delle chitarre di Frank) con la moglie, ed alcuni fan inglesi e tedeschi, Foss e Frank.

Fish si presta alle foto e agli autografi del caso. Colgo l’occasione per presentargli un paio di cosucce portate dall’Italia. Per prima cosa estraggo il “picture-disc di Garden Party non sagomato”, alla vista del quale Fish rimane stupito, ne esisteranno circa 10 copie nel mondo poiche’ e’ stato un test-press (il picture disc ufficiale ha la forma sagomata). Infine gli metto sotto gli occhi la cassetta originale di demo autoprodotta del 1981 contenente le prime versioni di He Knows You Know, Garden Party e Charting The Single, cassetta che Fish si rigira fra le mani con emozione chiedendomi da chi fossi riuscito ad averla. Ma sono sicuro che qualcun altro avrebbe avuto altri oggettini ancora piu’ rari da far autografare…. :-))))

Improvvisamente si palesa Yatta e ci conferma la possibilita’ di assistere al concerto !!! A questo punto lo spettro del tuffo nell’Avon si era dileguato ! E cogliamo l’occasione per mettere piede nella venue durante il soudcheck di Frank e Foss (dove riconosco Lady Let It Lie) per appendere lo striscione di The Company Italy e fare le foto del caso !!

Verso le 20:30 facciamo il nostro ingresso nella venue: Il Cox’s Yard e’ un pub molto grande e si estende su piu’ costruzioni. Oltre al “pub” vero e proprio, ci sono due aree dedicate ad eventi specifici: un teatro per rappresentazioni e una venue per concerti.
Il pubblico aveva gia’ riempito tutto il locale, e a me ed Andrea non rimane che goderci il concerto, birra alla mano, dall’area mixer, con Shaun e Yatta (che nel frattempo aveva imbandito il banco del merchandise).
Raffaella e Sofia riescono invece a raggiungere la front-row e si godono il concerto in ottima posizione.

Fish comincia con una versione completamente “a cappella” di Chocolate Frogs, che lascia il posto a State Of Mind, un pezzo che personalmente mi ha sempre trasmesso delle forti vibrazioni. La voce sembra esserci, ma siamo solo all’inizio. Frank e Foss affrontano in maniera egregia la prova del concerto acustico.
Le versioni ricordano molto l’approccio che Fish ebbe con le rivisitazioni di Yin e Yang nel 1995, Acoustic Session nel 1994, e successivamente con Communion, l’album registrato nel 2006 alla St. Mary Church di Haddington.
Somebody Special e Jumpsuit City, che immediatamente seguono, ricalcano molto le sonorita’ di questi lavori.
Ed ecco (per me) la prima sorpresa: Slaithe’ Mhath….. la forza di questo pezzo rimane unica, anche in acustico. E il pubblico che urla ne e’ la dimostrazione !
Si prosegue con un estratto dall’ultimo album di Fish, forse l’unico che si puo’ prestare ad una versione acustica: Zoe 25.
Ma e’ il pianoforte di Foss a mettere i brividi con l’intro di Vigil….. just a voice in the crowd. Il pubblico vorrebbe cantare, ma Fish invita l’audience al silenzio.
La vera sorpresa deve, pero’, ancora arrivare.
Il pianoforte di Foss anche questa volta non lascia dubbi: “Vodka intimate…..”. Il pubblico non crede alle proprie orecchie, ma e’ proprio Fugazi, che viene eseguita per la prima volta in questo tour.
Ed ora un po’ di tranquillita’: Family Business, Just Good Friends, A Gentleman’s Excuse Me, e Lady Let It Lie scorrono veloci e i timori di un tempo (vedi una A Gentleman’s Excuse Me del Binario Zero di molti anni fa) sono dissolti.
Il set si chiude con un’altra bella sorpresa: The Pilgrim’s Address e sorprendo Yatta a cantarla tutta !!!
Il bis mi delude leggermente, prevede il duo Kayleigh/Lavender e Sugar Mice, e la mia speranza di ascoltare The Company rimane, per questa volta, tale.
The three "F" indugiano sul palco per i saluti del pubblico, ed anche questa volta c'e' una dedica per The Company Italy !!!

Considerazioni a fine concerto: Foss e’ mille volte meglio al pianoforte che non alla tastiera. La sua natura di “pianista” mi e’ stata confermata anche da altre fonti, ed effettivamente quando rimane su canoni “classici” e’ decisamente bravo. Frank ha suonato tutto il tempo con la chitarra acustica (non credo sia previsto in questo tour l’utilizzo della elettrica con sonorita’ non distorte) ed ha scelto arrangiamenti molto blues. Fish si e’ divertito molto (come peraltro anche le altre due “F”), la voce e’ rimasta stabile per tutto il concerto, e il suo umore a fine concerto ne e’ stata la dimostrazione.
Riepilogo della setlist:
Chcoloate Frogs
State Of Mind
Somebody Special
Jumpsuit City
Slainthe Mhath
Zoe 25
Vigil In A Wilderness Of Mirrors
Fugazi (prima volta in tour)
Family Business
Just Good Friends
A Gentleman's Excuse Me
Lady Let It Lie
The Pilgrim's Address
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Kayleigh
Lavender
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Sugar mice


AFTER SHOW

Fuori dalla venue ci avviciniamo a Shaun, che ci invita calorosamente a proseguire la conversazione nella dressing-room. Ci sono tutti: le tre “F”, The Company Italy, Shaun, Vince e la moglie, i fan tedeschi.
E’ un Fish molto contento e allegro quello che ci accoglie nel backstage. E soprattutto non ha ancora toccato una sigaretta da quando e’ arrivato al Cox’s Yard. Stai a vedere che e’ la volta che resiste…..
Approfitto del momento per chiedergli della sua seconda operazione alle corde vocali. Fish racconta che il secondo intervento e’ stato decisivo nel rimuovere il residuo della ciste rimasto dopo la prima operazione: “Delle due corde vocali, una e’ ancora piuttosto ingrossata, ma settimana dopo settimana sta tornando alla sua condizione normale”.
“La condizione futura”, prosegue Fish, “non sara’ certo quella di 20 anni fa, le tonalita’ troppo alte sono comunque compromesse, ma avro’ un range di tonalita’ all’interno delle quali potro muovermi tranquillamente e soprattutto stabilmente lungo tutta la durata di una performance. Ho gia’ in piano di mettere altri pezzi in scaletta, che fino ad un po’ di tempo fa mi avrebbero causato problemi ed in piu’ posso scrivere il nuovo album con piu’ tranquillita’” (n.b. i contatti con Mickey Simmonds proseguono; nella data successiva a quella di Stratford erano presenti Simmonds e Mark Wilkinson).

Purtroppo e’ ora di andare, ed anche per questa volta…. The game is over.
Salutiamo tutti con grandi abbracci e con la promessa di rivedersi presto, magari ad Haddington ad Ottobre…. E chi sa che i 60 secondi scarsi di Grendel che saltuariamente sta facendo la sua apparizione in questo tour (purtroppo non a Stratford) non diventino qualcosa di piu’….

Un grazie a tutti, uno speciale grazie a Raffaella e Nicola che ci hanno ospitato e trasportato in lungo e in largo !!

See ya!
Jester_tears (Gianluca)