09 dicembre 2008

8 - Retrospettiva Fish, di Francesco Barraco - 13th STAR

Confesso di non aver goduto appieno della bellezza di quest'ultimo lavoro perche' le fanfare delle "sirene" scozzesi del forum ufficiale lo dipingevano come il migliore in assoluto della sua discografia, come il Brave dei Marillion. Non e' cosi' (nella mia classifica tallona comunque da vicino Vigil, Sunsets e Raingods) ma trattasi di un signor album, di un album granitico. Dell'album della RISCOSSA. 13th star testimonia (come ho sempre detto) che Fish non era nella parabola discendente dal punto di vista CREATIVO ma lo era dal punto di vista della
PROFESSIONALITA'. Probabilmente il vincente tour di Misplaced gli ha portato soldini freschi e il risultato si vede: album prodotto splendidamente come non si vedeva dai tempi di Raingods. Vantsis (bassista non all'altezza di un Giblin o un Paton) sara' una grande sorpresa in chiave compositiva (tra l'altro si dimostra anche un bravissimo chitarrista). La struttura concept non ha forse il fascino di Fellini (dove le voci del regista creavano un collante di grande pathos), ma ha il pregio di non offrire punti deboli (non ci sono cadute di tono importanti). Il ritorno di Patterson conferira' forma ed eleganza a tutto (soprattutto nella scelta dei registri) e appaiono anche due membri dei Mostly Autumn (purtroppo si attendeva la terza ma sappiamo tutti come e' andata...) che daranno un importante contributo (soprattuto il batterista Griffiths). Dal punto di vista dei contenuti, 13th star si mostra come un riuscito compendio degli stili che hanno caratterizzato l'avventura del pesce solista, aprendosi anche a inedite sonorita' industrial. Un album che e' figlio dell'illusione e della cocente delusione amorosa (a un passo dal matrimonio) tutto cio' si riflettera' sulle composizioni dove sembrano (a volte) convivere due anime...

Circle Line
Un buonissimo opener con uno scheletro elettronico che puo' richiamare nei suoni freddi e metallici una Intruder di Gabriel. Ipnotico nelle strofe (nella seconda i riff svelano giustamente il
quadro melodico) con ritornello di sano hard rock. Forse il bridge (un po' alla State of Mind) manca del colpo di genio, ma e' dettaglio. Buonissima invece la coda finale con prog (splendido l'inserimento filtrato "I need a navigator"). Tirando le somme rimane un pezzo d'apertura magari non all'altezza dei piu' grandi pezzi fishiani (puo' giocarsela con The Field e Mr1470 - con buone probabilità di spuntarla) ma da promuovere in pieno.
Voto 8--

Square Go
Pezzo cupo, claustrofobico. I testi necessitavano di un quadro bellico. Ma forse si va un po' troppo sul melodrammatico caricaturale: mi rifersico alla frase degli archi (tra l'altro struttura portante) che e' un po' cosi'... Il mood ipnotico creato nelle strofe invece non e' affato male, cosi' come il ritornello, di una rabbia "agonistica" da lasciare attoniti! Bellissima la coda sinfonica.
Voto 7

Miles de Besos
Esotica con buone rifiniture di Usher ma tutto sommato trascurabile. Devo dire che ha un inizio carino ma forse e' un po' lasciata morire sul finale. Ecco un'incompiuta.
Voto 6

Zoe 25
Ballad giocata su due accordi che si passano la palla ma davvero intriganti e con un sapore antico. Il ritornello solare riporta a qualcosa di Suits. A tre quarti la sorpresa: un cambio melodico
improvviso, molto bello. Un pezzo che ti prende pian piano.
Voto 7

Arc of the Curve
Qualcuno ne ha parlato come il capolavoro dell'album. Non e' cosi' ma e' un buon brano, decisamente solare, molto anni 70. Forse c'e' fin troppa melodia nel ritornello, non banale ma assai dolce davvero ai confini del dolciastro. Questo e' frutto secondo me dei momenti belli con la sua ex compagna (e quasi sposa) Heather. Uhm... avverto due anime...
Voto 7

Manchmal
Ecco il primo vero acuto dell'album! Ossessiva con buone strategie nell'arrangiamento e nel cantato. Con metallo che tende all'"industrial". Ma il finale raga' e' da LACRIME!!! Con note al basso (da allineamento energetico come mi piace chiamarle) che richiamano momenti marillici.
Voto 8

Openwater
Pezzo hard blues scoppiettante! Chitarre da pub scozzese, modulazioni vincenti, ritornello "catchy" con clavinet e moog (!) giustamente ironici.
Voto 7

Dark Star
Capolavoro dell'album!!! Atmosfera da esorcismo o da requiem nelle strofe (geniale la trovata della voce che rimbalza) e ritornello di una violenza inaudita! Emoziona il crescendo delle tastiere nel finale con basso galoppante alla Squire.
Voto 8,5

Where in the World
Malinconica e sofferta ballad (leggermente Floyd) con organetto che dipinge sfumature drammatiche. Il cambio col piano che appare e' bellissimo e lascia presagire mirabilie alla Out of This
World e invece implode un po'... peccato. Comunque pezzo di gran classe.
Voto 7+

13th Star
Pezzo finale alla "Made Again" con punte di plagio a Sugar Mice (nell'arpeggio iniziale) evocativo davvero! Ottimo il piano sussurrato di Patterson (come fiochi bagliori). Il brano si impenna a meta' con una frase ribattura su due accordi vagamente Mostly Autumn. Ottimo il mandolino a suggerire atmosfere quasi Oldfield. Finale che chiude il cerchio in maniera perfetta.
Voto 7

Ho finito cari amici.... Credo che con un po' di buonsenso si puo' al massimo spostare i voti di mezzo punto ma nel caso di Fish e in rispetto al BUON GUSTO la "forbice" di intervento vostro credo sia molto ristretta ;-)

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