04 dicembre 2008

1 - Retrospettiva Fish, di Francesco Barraco - VIGIL IN A WILDERNESS OF MIRRORS

Forse a tutt'oggi il migliore (o comunque a ridosso di Sunsets con Do Not Walk Outside This Area). E' pur vero che ci sono brani da sound tipicamente fine anni 80 che magari non hanno retto al passare del tempo ma, un album di codesta ispirazione... beh... non so se lo vedremo piu'.
L'acquisto piu' importante per la squadra compositiva è senza dubbio quello di Mickey Simmonds (Oldfield) per un album che spazia felicemente dal programma teatrale filo marillico al folk, all'hard rock blues, al rock funky gabrielliano. (CAS aveva gia' fatto intuire che Fish non disdegnava di planare su territori soul e blues).
Album superbamente arrangiato e ben prodotto con la copertina migliore di sempre disegnata dal solito Mark Wilkinson.

Ecco i brani:

Vigil in a Wilderness of Mirrors
Forse il piu' grande pezzo prog scritto nella sua carriera. Rock teatro di altissimo livello con riuscito assolo di cornamuse scozzesi. Lo prendo spesso ad esempio per descrivere la musica di una volta quando c'era piu' complessita', piu' stratificazione, piu' frasi, piu' MUSICA (fateci caso: anche il ritornello ha... 2 ritornelli!) e il finale... I LISTEN TO THE CROWD... beh... capolavoro assoluto! Vale da solo il prezzo dell'album.
Voto 9

Big Wedge
Rock funky alla Gabriel. Il singolo apripista ma niente di veramente interessante dal punto di vista musicale. I testi di denuncia esigevano queste atmosfere hollywoodiane e quindi i fiati trionfali vanno perdonati. Dal vivo ovviamente spacca.
Voto 5,5

State of Mind
Brano mistico con buoni arrangiamenti del chitarrista dei Dire Straits Hal Lindes e ottimo fretless bass, corredato tra l'altro da uno dei video migliori di Fish.
Voto 7

The Company
La bibbia!!! Secondo capolavoro dell'album.
Voto 9 

A Gentleman's Excuse Me
Toccante ballad con arrangiamento orchestrale. Il ritornello e' di grande poesia (I'm tired of dancing...). Da rimarcare come Fish stia in precario equilibrio su strutture assai fluide tutto sommato inedite. L'interpretazione infatti, a mio avviso, non e' delle migliori. Comunque brano notevole.
Voto 7+

The Voyeur (I Like to Watch)
Questo è il vero singolo signori! Oggi non sarebbe piu' concepibile. Espressione di un tempo che fu come il singolo Sensual World di K. Bush. Simmonds negli incastri ritmici di natura elettronica dimostra di avere pochi rivali (il bridge e' clamoroso!), ogni passaggio ti soprende! E pensare che su LP non apparve (!). Altri tempi.
Voto 7

Family Business
Il terzo capolavoro dell'album! Simmonds rispolvera i metodi minimali che furono di Kelly e Banks. Brano che anche nell'impennata del ritornello conserva una grazia inarrivabile e Fish è un titano!
Voto 8

View From the Hill
Ottima rock ballad (con testo bruciante che spiega tante cose) con la presenza dell'ex chitarrista degli Iron Maiden Gers (che per la verita' non lascia il segno piu' di tanto nell'assolo). Riappaiono le mitiche "bells" dei Marillion (per la verita' piu' dure) in un gioco di "botta-risposta" molto in voga negli anni 80 (ricordate Abacab o la stessa Assassing?) la parte centrale è caratterizzata dalle chitarre hard con Fish quasi al limite dell'inerzia (e della voce!) inizio e finale sono da URLO!!
Voto 8--

Cliche'
Ballad malinconica e paranoica forse un po' troppo sofisticata per chi arrivava dal Fish incazzato di CAS. Comunque deliziosa e di gran classe. Anche Usher si ritaglia uno spazio importante confezionando uno dei suoi migliori assoli.
Voto 8--

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