29 novembre 2008

FISH 2008. 08/10/2008. GIOIA DEL COLLE. ''SUGAR MICE''

08/10/2008 - GIOIA DEL COLLE - HEINEKEN DISCO CLUB

PLAYLIST :

Slainthe
Circle Line
Square Go
So Fellini
Hotel Hobbies
Warm Wet Circles
That Time of the Night
Zoe 25
Arc of the Curve
Dark Star
Clichè
Incommunicado
------------------------------
Kayleigh
Lavender



Terza ed ultima tappa. Il viaggio verso Gioia del Colle veniva affrontato
da due equipaggi distinti: Andrea ed io sulla Tour Mobile, la sua Picasso,
mentre Il Pisano si accomodava sulla BMW targata San Marino ( c'è chi può....)
di Gianluca. Nulla da segnalare durante il percorso, arrivavamo verso le 15.30
senza particolari patemi d'animo. All'arrivo alla discoteca, ci accorgevamo
subito che qualcosa non andava. Fish era incazzato nero, come pure il resto
della band e della crew. C'era tensione con i ragazzi locali e francamente ad un
certo punto ho temuto che si finisse col mettersi le mani addosso. Il problema
principale era la mancanza di acqua e di corrente, e forse anche l'atteggiamento
un po' aggressivo di qualche personaggio. Fortunatamente Fish preferiva
ritirarsi nel tour bus, lasciando a Yatta il compito di occuparsi della cosa.
Nicola, il promoter locale, si dava un bel daffare e riusciva a far ''partire la
macchina'', e con l'arrivo di una unità elettrogena esterna tutto poteva
procedere. Nicola ed il suo socio Alessio avevano fatto veramente le cose in
grande per la promozione della data: 500 manifesti ( non locandine, proprio
quelli grossi) erano piazzati ovunque nel paese e nei dintorni, Bari ( che dista
solo 30 km da GdC) compresa , articoli su tutti i giornali locali ( addirittura
due pagine sul Corriere della Sera, edizione pugliese). Purtroppo la risposta in
prevendita era stata scarsina, intorno alle 100 , ma dato che anche a Stazione
Birra era stato lo stesso, nella mia ingenuità contavo sul fatto che il posto
avesse comunque i suoi ''regolari'' che avrebbero partecipato. Insomma , magari
non 6/700, ma almeno 3/400 pensavo arrivassero. Non sapevo in realtà che il
locale era chiuso da tempo e veniva affittato per eventi particolari, come
appunto concerti o feste, e che di ''regolari'' non ce ne erano proprio. E
questo spiegava anche la questione della mancanza di acqua e corrente elettrica.
Bene o male si montava tutto: purtroppo nel posto non c'era un vero e proprio
palco, ma solo una specie di rialzo, tipo quello dell'Indian Saloon di Bresso,
dove Fish suonò qualche anno fa', in compenso era abbastanza ampio e in effetti
potevano starci tranquillamente 6/700 persone. Sperèm.. Il soundcheck filava
liscio, ma l'atmosfera non era delle migliori, con Fish sempre scuro in volto (
aveva trovato un ratto nel locale adibito a camerino e la cosa non gli aveva
certo fatto migliorare l'umore). C'era un gruppo di supporto, gli Abash, di
Lecce, che già nel soundcheck mi facevano sobbalzare: raramente avevo sentito
una band di supporto così interessante: un misto di rock-taranta con venature
anche prog, nobilitato da un percussionista veramente bravo ( che suona anche
una specie di ''tubo elettrico'') e da una cantante con una voce potente ed
espressiva. Chiedevo notizie a Nicola che me ne decantava le qualità e mi
consigliava l'acquisto di due cd, che erano in esposizione di fianco al
merchandising di Fish, a cui stavo montando la guardia mentre la ragazza di
Fish, Kate, era a mangiare con la band. Purtroppo, come tanti che fanno musica
interessante ed al di fuori dei soliti schemi Vasco-Liga-D'Alessio, sono
condannati ad una dimensione locale che assolutamente non meritano. Per chi
volesse approfondire e , credetemi, ne vale la pena, questo è il loro sito :

http://www.abash.it/home.htm

e anche su 'youtube'', trovate qualcosa. Fatemi sapere che ne pensate, e
magari fatelo sapere anche a loro. Hanno bisogno di un po' di supporto e di
posti dove suonare che non siano le feste di taranta, che gli vanno parecchio
strette. Io li vedrei benissimo a Milano, al Capodanno Celtico. Chiusa questa
doverosissima parentesi ''promozionale'', torniamo al nostro racconto, che
purtroppo faceva registrare un afflusso estremamente rallentato, per la
disperazione di Daina che non aveva un cachet garantito e che stava purtroppo
rischiando del suo. Rivedevo con estremo piacere però un altro dello ''zoccolo
duro'', Michele, da Molfetta, che incredibilmente era arrivato lì quasi per
caso. Gli Abash andavano ''on stage'', per modo di dire, alle 21.30 e si
esibiviano per un tre quarti d'ora raccogliendo un meritato successo, e
facendomi comprare il terzo ed ultimo cd della loro discografia. Alle 22 e 15
nella discoteca c'erano poco più di 200 persone, ed il disastro era completo.
Fish si esibiva comunque con una professionalità ineccepibile, limitandosi
però al ''minimo sindacale'', data lo scarso entusiasmo da parte della maggior
parte dei presenti ( addirittura scendeva tra il pubblico per fargli battere le
mani, visto che dalla pedana non otteneva la reazione auspicata). Scaletta
''corta'' , con il taglio di tre pezzi, nessuna storiella, e vista la reazione
quasi catatonica, comunicazione ridotta al minimo. Daina, alla cassa, stava nel
frattempo leccandosi le ferite. Ancora una volta aver organizzato un tour di
Fish le era costato complessivamente dei soldi, e a questo punto neanche San
Francesco farebbe un terzo tentativo. E se 500 manifesti e pubblicità
dapppertutto hanno come risultato 200 persone, allora la Puglia si merita
veramente solo Vasco Rossi, Gigi D'Alessio e i Festival delle Tarante e non si
lamentino se al sud non scende mai nessuno suonare. Anche i due ragazzi locali
ci hanno rimesso parecchio, e per lo sforzo fatto proprio non se lo meritavano:
auguro loro veramente tutta la fortuna possibile per il futuro. Consoliamoci
con po' di aneddotica: Mentre ero di guardia al merchandising, il Pisano
chiamava dal risorante per raccomandarsi di tenere da parte un cappellino, la
t-shirt ''egiziana'' ( il geroglifico da cui è stato tratto il logo di 13th
Star) , la t-shirt con la bandiera USA ( con le stelle di 13th star al posto di
quelle americane), ovviamente il tutto taglia XL. Appena arrivava Kate le avevo
chiesto di mettere da parte il materiale, ed il Pisano dopo il concerto era
passato, aveva ritirato il sacchetto tutto soddisfatto e aveva pagato senza
controllare. Risultato: il giorno dopo aprendo il sacchetto si era ritrovato una
t-shirt ''USA'' taglia M, che gli copriva a malapena la pancia, e la orripilante
t-shirt con Fish che tiene in mano un mazzo di rose in fiamme, a mio parere
ideata in un momento di trip acido. I ''boia!'' erano eccheggiati a lungo nella
stanza! A ciò aggiungete che , messosi in stanza nel bed & breakfast con il
sottoscritto in forma strepitosa, il Pisano era stato costretto alla resa per
intenso (mio) russare e alle tre di notte aveva abbandonato la stanza per la
disperazione, abdicando dopo oltre vent'anni di incontrastata dittatura . Una
nuova stella era nata !!!
E con questo, my tinsel angels, termina il racconto in tre parti dedicato
al mini tour Fishiano, che temo non vedremo più tanto presto dalle nostre parti,
ma è stato bello averlo qua per due anni di fila e di questo dobbiamo solo
ringraziare Daina ed il suo entusiasmo. Le auguro maggior fortuna con altri
artisti , primi fra tutti i Gazpacho, ex cover band marillica che si è ora
evoluta con pezzi suoi e che è veramente interessante.
Suoneranno a Pratteln, vicino a Basilea, venerdi prossimo, 17/10 al
Konzertfabrik Z7,Kraftwerkstrasse, Pratteln, 4133. Noi la accompagneremo.
Per Fish, il prossimo appuntamento a cui parteciperemo è la data
all'Accademy di Glasgow , sabato 22 di Novembre. Lo striscione di TCI garrirà
anche in Scozia !!!
Chi volesse aggregarsi, mi scriva
Fino alla prossima volta,
Take Care Stay Alive
Fabio
TCI

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