16 settembre 2007

Recensione 13th Star

Fish è tornato.

Questo è un disco con le palle, ragazzi. Non è sicuramente un capolavoro, ci sono alti e bassi, ma la qualità generale è di alto livello.

In generale: mix e registrazione perfetta (si forse i piatti a volte sono impastati, ma proprio per cercare il pelo nell'uovo). Scelta dei brani equilibrata. Produzione curatissima. Un abisso rispetto a Foc. Calum è anche riuscito a far si che tutto il disco sia calibrato con il timbro e le "nuove" note che la voce di Fish può gestire.
Basta urletti che poi dal vivo non li fa neanche per sbaglio... Meglio rimanere in basso. ;)

Fish: c'è la voce. Calum Malcom è riuscito a trovargliela (così dice nei credits) e si sente. Interpretazioni sempre perfette. Un Fish ritrovato.

Tastierista: beh. Foss è un tastierista. E si sente. Suoni tutti perfetti. Il pianoforte è vero (a coda), mica la Bontempi di Turrell!! ;)

Vantsis: la vera sorpresa del disco. Sappiamo tutti che è un ottimo bassista. Il disco ci conferma, inoltre, che è un ottimo compositore (quasi tutti i pezzi sono suoi), ma scagli la prima pietra chi sapeva che è pure un chitarrista con le palle.
Sue le chitarre dei brani: 2,4,6,7 e 8. Praticamente gli assoli più belli li suona lui.

Usher: un po' in sordina. Anche se il suo assolo in Circle Line è ottimo. Ma Vantsis lo oscura in quanto pulizia e tecnica. Ottimo compagno nei riff più graffianti.

Batterista: non è una cima, ma il suo lavoro lo fa bene. Ci voleva un batterista più essenziale e meno barocco di Brizsesksksesky (fanculo, almeno questo ha un nome "UMANO") ed eccovi serviti.

Rispetto ai dischi precedenti le backing vocals sono perfette. Mai invadenti e ben calibrate. E qua la produzione fa il suo dovere...
Ma vediamo i pezzi singolarmente:

Circle Line: gran pezzone rock dai toni decisamente dark. Riff incalzanti su un bel tappetto di synth, rock ed elettronica. Finale stupendo con assolino del buon Frank. Voto: 8+

Square Go: altra botta adrenalica. Rispetto alla precedente il tono è ancora più aggressivo. Rabbia e rock puro. Assolo di Vantsis (da sentire) !!! Voto: 8

Miles des Besos: primo pezzo lento. Rispetto alla tradizione Fishiana, i lenti di 13th Star sono qualitativamente buoni. Questo, per esempio, è bello e ben suonato (gustose le chitarre acustiche). Anche qua finalone in progressione. La melodia acchiappa subito. Una sorpresa... voto: 7

Zoe 25: il mio lento preferito; specie il ritornello, dolce e melanconico. Fish, in ottima forma "espressiva", ci regala un'interpretazione molto sentita. Arrangiamenti curati. Voto: 8-

Arc of the Curve: qua do "un po' " ragione al Barraco. Pezzo semplice e leggero, ma il ritornello è un filo troppo banale. Gli arrangiamenti e l'esecuzione sono impeccabili ma forse ci voleva un po' più di "nervo" dal punto di vista della melodia. Bella la chitarra che commenta il ritornello. Voto: 6 1/2

Manchmal: e ritornò il rock. E questo, signori, è ROCK. Mica i tentativi zoppi dei Porcupine Tree sempre troppo preoccupati ad acchiapparsi il pubblico metallaro-. Qua le chitarre graffiano sul serio, il basso e la batteria pulsano con energia e Fish è realmente "incazzato". Gusto quasi industrial. Finale prog dal mood più pacato e oscuro, spettacolare. E le chitarre sono di Vantsis (!!!). Una sorpresa. Voto: 8+

Openwater: un pezzo che dimostra quanto IMO Usher sia capace di scrivere pezzi rock dal vago sapore blues, d'ottimo livello, tra l'altro. Cantato IMO strepitoso... Fish ha saputo costruire una linea vocale efficacissima. Grande. Riff e assoli di classe (cazzo... è ancora Vantsis!!!). Voto: 8

Dark Star: pezzo iponotico e "inquietante". Altro ottimo lavoro di Fish sulle linee vocali. Un pezzo quasi Wilsoniano. La progressione è ben costruita e finisce su un bridge molto "pieno" a livello sonoro, e che si chiude con un bell'assolo (di chi? Di Vantsis naturalmente!!!). Tanto per capirci... questo è il famoso Ain't it Easy che avevamo sentito su Planet Rock. Trasformata... in meglio. Grandi tutti. Voto: 8+

Where in the World: lentone non eccelso. Dopo la botta di Dark Star ci può stare, ma forse smorza troppo la tensione. Non è tra le mie preferite anche se, rispetto alle sdolcinate del passato, uno sforzo per migliorare i lenti c'è. Infatti è sopra la sufficienza. Voto: 6+

13th Star: chiusura con classe. Pezzo lento ma con progressione e finale intensi e "corposi". I "mandolini" di Betta in realtà è un dulcimer e, IMO, non stona ma semmai impreziosisce il bridge con un suono vintage di buon effetto. Un bel modo di chiudere questa avventura. Voto: 7+

In generale il disco è spiccatamente Porcospinico (sembra quasi sia passato Wilson, anche se in realtà non si sognerebbe neanche) anche nei lenti. Solo che, rispetto agli ultimi PT (come dicevo sopra), qua il rock è più industrial e meno filo-metallozzo. Ovvero: se non sai fare metal, lascia stare che ci fai una figura migliore. Fish sa fin dove può spingersi e sa anche dove è meglio che non mette piede.

Sono contento. Sono al 15esimo ascolto, per nulla stanco. Quindi il disco mi piace realmente. Foc, già al decimo ascolto, cominciava a cedere... e poi tutte quelle tastierine allucinanti mi avevano dato i nervi fin da subito. Grazie Foss per essere tornato! ;)

M.Bonomi

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